Miscellanea di eventi con “La signora dai 100 cappelli” per la promozione dei diritti lgbtqi+
È stato tutto un susseguirsi di eventi da ottobre a dicembre di quest’anno organizzati da Maria Laura Annibali, romana di nove generazioni come ama vantarsi, classe 1944, presidente dal 2014 dell’Associazione romana Di’ Gay Project DGP fondata nel 2001 da Imma Battaglia per la promozione dei diritti LGBTQI+, nelle sedi istituzionali e non.
Si è partiti come primo appuntamento il 4 ottobre scorso presso il V Municipio di Roma Capitale nella Casa della Cultura e dello Sport intitolata a Silvio Di Francia con la proiezione del film documentario L’Altra altra metà del cielo. Donne, un documentario alla scoperta di quell’altra metà del cielo che sono le donne che amano altre donne. L’evento ha visto la partecipazione del Presidente del V Municipio, Mauro Caliste, della consigliera delegata alle Pari Opportunità e dell’architetta e attivista Silvana Calò. L’evento ha fatto parte di un progetto di quattro incontri che hanno avuto l’obiettivo di far conoscere al pubblico tutta l’attività documentaristica portata avanti dalla Annibali dal 2008 con la prima pubblicazione del precitato docufilm per arrivare ai giorni nostri.
Nel secondo incontro tenutosi l’11 ottobre scorso nella stessa location si è inserita la presentazione del libro-biografia Donne da sfogliare, pubblicato nel 2019 da casa editrice Mezzelane, che ritrae in quadro non solo biografico ma anche storico-sociale, la Annibali insieme ad Edda Billi, nota femminista e lesbofemminista, co-fondatrice della Casa Internazionale delle Donne a Roma. In questa occasione, ha preso parte all’incontro una delle due autrici del libro, Alessandra Bialetti – purtroppo l’altra autrice, Lidia Borghi, che ha curato personalmente la parte della Annibali era assente in quanto venuta a mancare prematuramente nello scorso mese di giugno – che ha illustrato i punti salienti dei tratti caratteriali delle due donne e la sinergia nata tra le due nel corso degli anni.
È seguito il terzo incontro nella stessa sede il 24 ottobre con la presentazione del primo docufilm intitolato semplicemente L’altra altra metà del cielo che raccoglie testimonianze di donne lesbiche su come hanno affrontato il loro coming out in tempi storici – anni Sessanta/Settanta – molto difficili nel solco di un conservatorismo pressoché immobile dal punto di vista dei costumi e del dominio assoluto degli stereotipi di genere a livello affettivo e sessuale.
Si è conclusa la serie dei quattro incontri l’8 novembre scorso con la presentazione del secondo docufilm L’altra altra metà del cielo…continua, pubblicato nel 2011, che in sostanza aggiunge un ulteriore capitolo di testimonianze di donne che hanno vissuto la loro identità e sfera affettiva nell’incontro con altre donne e tra queste è inclusa la testimonianza di Imma Battaglia, storica attivista del Movimento LGBTQI+ con un ruolo di primo piano nell’organizzazione del Word Pride del 2000 a Roma, anno in cui si celebrava il Giubileo e l’evento era ostacolato dal Vaticano e dalle Istituzioni locali di governo della Capitale, in quanto ritenuto non conferente allo spirito giubilare che permeava la città.
Ma gli impegni della Annibali in chiave promotrice LGBTQI + continuano dopo questo progetto al V Municipio, con l’Università La Sapienza di Roma presso il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale, dove il 14 novembre scorso ha luogo la proiezione del film documentario L’Altra altra metà del cielo. Donne organizzata dal Corso di laurea di gender studies che vede la partecipazione del prof. Roberto Baiocco, noto docente di psicologia presso la Sapienza. Il documentario si inserisce in maniera armonica in tale contesto, in quanto indaga il variegato mondo di donne, per nascita e per scelta, che amano altre donne e con riferimento a quelle che hanno affrontato la transizione – oggi si parla più esattamente del percorso di affermazione di genere percepito – il mutamento dell’identità di genere non ha cambiato il loro orientamento sessuale.
Ma tale programma di interventi promozionali della Annibali non si ferma ancora e il suo attivismo, direi senza limiti neanche quelli dettati dall’età con ottanta primavere alle spalle, la porta a trovare un ulteriore spazio all’interno della rassegna romana – dal 22 al 25 novembre – L’ Eredità delle Donne dedicato all’empowerment femminile, ed il 25 novembre ha luogo presso la Biblioteca Arcipelago Auditorium la presentazione del docufilm L’Altra altra metà del cielo. Donne, che possiamo definire la “figlia prediletta” delle tre date alla luce nel decennio che va all’incirca dal 2008 al 2018, un’opera che abbraccia l’intero universo femminile, dando visibilità anche alle donne che sono diventate tali per scelta nel corso della loro esistenza, un azzardo di esposizione mediatica che è costato molte critiche alla Annibali da parte di Arcilesbica e settori associativi a vario titolo che si configurano come trans-escludenti con motivazioni ideologiche rigide, prive, direi, di supporto scientifico.
Dulcis in fundo, nella fine di quest’anno ferveva altro nel bagagliaio di idee della presidente del Di’Gay Project, e questo fermento ha portato alla luce all’incirca un mese fa La signora dai cento cappelli, saggio biografico sulla vita e storia della Annibali, realizzato con abile cura da Antonella Giordano e pubblicato da Edizioni Croce. La prima presentazione dell’opera è avvenuta lo scorso 20 dicembre in un luogo simbolico per la sua storia e il patrimonio culturale di cui è portatore, il Teatro dei Documenti a Testaccio. Il libro è realizzato sul filo di una lunga conversazione telefonica intrattenutasi in un arco temporale considerevole tra l’autrice e la protagonista, una tecnica se vogliamo sperimentale che ha fatto a meno del c.d. “visage a visage” tra le due donne e da tale incontro ne è nato un memoir interessante da molti punti di vista che vanno dall’analisi del periodo storico in cui si è svolta la vicenda esistenziale della Annibali, ai tratti della personalità della stessa in relazione ai modelli sociali dominanti per allargarsi a riflessioni sull’attualità dei nostri giorni in rapporto alle dinamiche che guidano le nuove generazioni nel loro percorso identitario.
Durante la serata di presentazione le domande poste alla Annibali, unite agli interventi dell’autrice e della giornalista Lisa Bernardini, sono riusciti ad offrire al pubblico una panoramica allargata del vissuto di una donna che ha voluto rendere testimonianza della sua vita nel suo complesso, incluso il lungo periodo cha va dall’età di trent’anni ai cinquantasette nel 2001 in cui ha vissuto da c.d “velata” a causa di omofobia interiorizzata proveniente da contesto familiare, lavorativo e sociale, lasciando spunti di riflessione personale e più generale sui valori per i quali vale la pena battersi sempre e incondizionatamente.
DI KARMEL ATTOLICO