Imma Battaglia “Vi racconto come nasce la mia candidatura alle Primarie di Roma”
“Non credevo più nella politica, poi è arrivata Liberare Roma”
Intervista rilasciata a Radio Radio
Si allarga lo schieramento di partenza nella corsa per diventare il prossimo sindaco di Roma. In attesa di scoprire i candidati di tutte le forze politiche che prenderanno parte alle elezioni, il campo del centrosinistra ha accolto da circa due settimane al suo interno anche l’attivista Imma Battaglia.
Già qualche anno fa consigliere comunale della Capitale, la politica di origine napoletana si presenterà alle primarie con Liberare Roma. “Una comunità che sostengo da tempo […] che non ha mai mollato anche durante la pandemia“, come ha dichiarato Battaglia in diretta ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari. “Una forza di persone, non di poteri” che le ha fatto ritrovare la voglia di partecipare attivamente, dopo la delusione avuta a causa della “defenestrazione” di Ignazio Marino.
Il futuro adesso riserverà le primarie che la candidata affronta a testa alta e “convinta di potercela fare”. In fondo la vittoria di Gualtieri “non è affatto scontata”. Ecco l’intervista a Imma Battaglia a Lavori in Corso.
“Cosa mi ha spinto verso il sì? Una comunità come quella di Liberare Roma, sono ragazzi e ragazze che sostengo da tanto tempo. Fanno un lavoro incredibile, non hanno mai mollato, anche durante la pandemia. Come ci si può tirare indietro quando c’è un popolo che lotta con onestà, trasparenza e passione?
Liberare Roma è una forza di persone. Non è una forza di poteri, non è una forza taroccata. Ci ho messo la faccia perché sono soltanto un corpo a disposizione di una comunità. Ho sempre fatto questo nella mia vita. Ho voglia di supportare una comunità che lotta. Ringrazio Liberare Roma, mi ha dato una grande opportunità.
Io facevo parte di quelli che non credevano più nella politica. Pensavo che veniamo tutti usati dalla politica, siamo tutti strumento del potere di qualcun altro”.
“SìAmo Roma”
“Io intanto non penso alle primarie. Noi ci stiamo impegnando perché noi “SìAmo Roma” e devo dire che abbiamo già fatto un risultato straordinario. Liberare Roma ha raccolto le firme in tutti i Municipi, è presente con i candidati in tutti i Municipi. Io ho ottenuto un sostegno con migliaia di firme, ancora non abbiamo i numeri ufficiali, ma è un risultato sopra le aspettative. Questo vuol dire che danno tutti per scontato un risultato che non è affatto scontato”.
Fare il sindaco è ‘pericoloso’?
“Oggi abbiamo talmente tanto scoperchiato il Vaso di Pandora sulla magistratura che ancor di più a essere onesti ti devi terrorizzare, devi proprio aver paura.
Poi le infiltrazione malavitose sui territori: ne vogliamo parlare?
Terzo: ovviamente il ruolo del sindaco è il ruolo di una persona che agisce. Infatti la differenza tra Ignazio Marino e Virginia Raggi è proprio questa. Marino ha agito, ha preso decisioni politiche anche importanti, di arginare e mettere in un angolo i poteri del Pd romano. E ha pagato.
Un sindaco ha enormi responsabilità. Ancora di più in una città come Roma che è più di dieci volte Milano. Ma se qualcuno non lo fa, come fa questa meravigliosa città a rinascere? Come fa questa meravigliosa città ad avere la dignità, il ruolo e lo spazio nel modo che merita? Come fa a ripartire l’economia di una città messa in ginocchio? Se tutti abbiamo paura e ci tiriamo indietro, non c’è più futuro per nessuno”.
Verso le primarie
“Come voi mi ricordate, devo partecipare alle primarie. Dovrei riuscire a superare il candidato predestinato, che è Gualtieri: io sono convinta di farcela. Sono un po’ arrogante in questo senso. Sono pronta a far tremare il Partito Democratico.
A Gualtieri ho detto ‘in bocca al lupo’ e poi gli ho detto ‘sai, ho fatto il consigliere comunale per due anni, ho veramente visto tante cose e ho tante idee per rendere più efficiente questa città. Se ti va qualche volta ne parliamo’. L’esito delle primarie secondo me non è affatto scritto”.