Divelta la targa commemorativa dei due ragazzi omosessuali di Giarre uccisi nel 1980

divelta e distrutta la targa, collocata a Piazza Verdone a Bagheria, in ricordo di Giorgio e Tony, i due ragazzi omosessuali uccisi a Giarre il 31 ottobre 1980

Il 14 febbraio, proprio nel giorno di San Valentino, è stata divelta e distrutta la targa, collocata a Piazza Verdone a Bagheria, in ricordo di Giorgio e Tony, i due ragazzi omosessuali uccisi a Giarre il 31 ottobre 1980. La targa era stata voluta dal maestro Giuseppe Di Salvo che si è sempre battuto affinché questi due poveri ragazzi, brutalmente assassinati, avessero giustizia.

La targa dedicata ai due ragazzi di Giarre, Giorgio e Tony, uccisi nel 1980, sarà rimessa a posto grazie all’intervento di Piero Montana, fondatore nel 1976 del Fuori! di Palermo e Consulente del Sindaco di Bagheria negli anni dal 1998 al 2010 per la realtà omesessuale, e della sezione bagherese di Sud chiama Nord. La targa era stata collocata il 6 maggio 2023.

La storia

Il 2 Novembre del 1980 due giovani omosessuali, furono trovati cadaveri nell’aperta campagna di Giarre.

Si trattava di una coppia di giovani amanti, che a quel tempo, a causa del forte pregiudizio omofobico, assai radicato al Sud, la gente non lasciava vivere in pace.

Alla notizia del ritrovamento dei due cadaveri la rabbia di migliaia di omosessuali siciliani esplose in rivolta, con manifestazioni di piazza pilotate dal “FUORI! NAZIONALE” (movimento di liberazione sessuale ed omosessuale federato al Partito Radicale).

Da quella rivolta dei gay siciliani, in seguito ai fatti di Giarre, nacque a Palermo la prima Arcigay Nazionale.

Riproponiamo, in memoria dei ragazzi, il componimento poetico “La Caccia. Giarre, 1980. ” scritto da Piero Montana.

“La caccia” è la storia in versi di emarginati e di sommersi.

La caccia- Giarre 1980

Di Piero Montana

”Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” – Blaise Pascal –

Sono passati tanti anni

Rimane solo un ricordo

Della tragedia tinta

Di giallo

A volte di notte

Quando sono solo

Di soprassalto

In lontananza

Riascolto nel buio

Gli spari

Lo scoppio del cane

Schiacciato sul tamburo

Di un fucile

Di una lupara

Nello schermo della memoria

Appare l’immagine

Di uno

Due giovani corpi abbattuti

Che cadono

Per terra rivoli di sangue

Che scorrono

Sull’erba verde dei campi

Ah gli anni beati

Della primavera siciliana

Della mia gioventù ribelle

Che coraggiosa

All’erta

Accorreva

Al soccorso

Di un disperato grido

Di richiamo

Giorgio e Tony

Erano giovani amanti

Di bellezza invidiabile

Mano nella mano

I corpi stretti

Abbracciati

Li trovarono ammazzati

Ad Ognissanti

Nella campagna di Giarre

Il fatto di sangue

– Ricordo-

Accadde nell’ottobre piovoso

Dell’anno 1980

Il loro amore ”diverso”

Senza futuro

Senza speranza

In quel tempo

Era vergogna a mostrarsi

Per questo

Sul loro destino

Crudele

S’abbatté il castigo

Poi la condanna

Senza pietà

Implacabile

Lontano dall’abitato

Nel loro nido d’amore

Nel loro rifugio segreto

Selvatico

In putrefazione

Li trovarono…

Cadaveri

Ai margini

Fuori

Nell’aperta campagna

Giacché in città

La gente non tollerava lo scandalo

Non li lasciava vivere in pace

Finché qualcuno nell’ombra

Non imbracciò il fucile

Per farla finita

Per ammazzare

Quei due spudorati

Il pianto che sgorga dal cuore

Come fiume di lacrime

Non placa la pena

Che gonfia il petto

Fino a star male

Di chi

Da quella morte ferito

Rimase segnato

Nell’anima

Col tempo

Il dolore

Non più attanaglia la carne

Si cicatrizza la piaga

Ma di quei due fiori

Falciati nello splendore dell’erba

Sul ciglio di un campo

Rimane il rimpianto

Di due giovani vite

Dalla morale comune

Spezzate

Nel mondo

Ovunque

Sarà bandito l’amore

Lì ci sarà

Una città dei cani

Che di giorno

Di notte

Sotto una luce

Di una luna piena o calante

Rabbiosa abbaierà

Alle anime in pena

Di due innamorati

Dai tabù

Condannati

A vagare impauriti

A rintanarsi nell’ombra

Come fantasmi

Da qui

Sortiranno gli spettri

Di un dolore straziante

Che nel triste ricordo

Sempre verranno

A visitarci

A mostrarci

A cuore aperto

Il petto squarciato

Le ferite sanguinanti

Di quel che fu per loro il sogno

Di un amore pieno

Appagato

Nell’attimo fuggente

Di una felicità intensa

Furtiva

Fugace

Di quel che fu per loro il sogno

Di una breve vita d’incanto

Come fragile vetro

Andato presto

In frantumi

In una tela di ragno

Il sogno all’alba svanito

Nel pantano

Di un grigio

Piovoso

Luttuoso mattino

Il sogno di due giovani

Bellissimi amanti

Riflesso

Nello specchio dorato

Di una folle

Febbrile

Gioventù spensierata

In mille cocci

Distrutto

Per odio rabbioso

Da intolleranza

Spietata

Da anonime

Assassine pallottole

Sibilanti nell’aria

Sparate

Da dietro un muro

Il buio di una siepe

Complice

Di una mano armata

Di una violenza

Cieca

Dalla norma accettata

Condivisa dal branco

Istigato alla caccia

Al delitto

Senza castigo

Senza colpevoli

Senza condanne

Restando il caso

Dell’omicidio dei due innamorati

Senza soluzione

Per sempre archiviato

Se la legge del cuore

E diversa dal costume

Dalla morale degli uomini

Giorgio e Tony

Con la loro tragica

Storia d’amore

Dopo un quarto di secolo

Resteranno ancora

Come cari defunti

Nella nostra memoria

A ricordarci a lungo

Il tempo dell’odio assassino

Della caccia spietata

In un Sud retrogrado

Agli omosessuali

Vilipesi

Linciati

Feriti

Inseguiti per strada

In sentieri tortuosi

Nell’aperta campagna

Ammazzati

E lì abbandonati

Alle ortiche

All’oltraggio

Per la loro manifesta

“Diversa”

Scandalosa condotta

Semplicemente dettata

Dai comandamenti

Dalle pulsioni del sangue

Di un desiderio bruciante

Esploso

Senza ritegno

Senza pudore

Alla luce del sole

In una naturale

Umana

Travolgente

Passione

Se ogni uomo

È una stella

Per il potere

La forza magnetica

Della loro attrazione

Gli astri

Di Giorgio e Tony

Lassù

Da qualche parte

Nel firmamento

Dell’infinito universo

Nella costellazione degli amanti

Di passione

Folli

Perduti

Per noi

(Che nelle tenebre

Rattristati

In preghiera

In lutto

Versammo lacrime

Amare

Sul loro destino

Crudele

Senza futuro)

Luminosi

In eterno

Splenderanno

Nel più alto

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